Parole e Colori

Le parole… dette

C’erano momenti nella vita, in cui le parole sfuggivano di mano, anzi… di bocca.

E così accadde pure a Valentina, quando colpì profondamente Giulia senza nemmeno rendersene conto.  Non lo comprese neanche quando lei si allontanò nel suo silenzio assordante, e neppure quando glielo spiegò. Perché Giulia si sentì giudicata e, soprattutto, non capita dalla sua amica, che in quel preciso istante le divenne improvvisamente estranea. Si ritirò, chiudendole ogni accesso alla propria anima.

Stavano lavorando insieme ad un progetto molto particolare e dovevano definire alcuni punti necessari per procedere. Fu proprio lì che le parole sfuggirono all’intenzione di Valentina e diventarono strumento di separazione. Mai lei avrebbe voluto ferire la sua amica, però accadde. Mai le avrebbe detto intenzionalmente quelle cose, però in Giulia risuonarono così: offensive e, come in seguito le spiegò, “non sue”.

Valentina, sconcertata, si chiese come potesse accadere che una frase si trasformasse a tal punto da assumere un significato totalmente diverso da ciò che lei intendeva. Per settimane tentò di darsi una spiegazione e poi un giorno comprese. Accadde quando accompagnò il figlio nella “stanza dei panni altrui”, per sottoporlo alla prima iniziazione. Era una prassi consolidata da sempre, considerata da tutti necessaria per far sì che l’animo nobile di ciascuno potesse manifestarsi. E così, assistendo alla cerimonia d’apertura, durante la quale i ragazzi si scambiarono scarpe e maglioni per “essere l’altro” e affinare l’arte del “non giudizio”, capì: non era importante ciò che aveva inteso comunicare a Giulia, ma piuttosto quello che lei aveva percepito. Appena tutto fu terminato Valentina, impaziente di voler incontrare l’amica, corse a cercarla alla Collina dei Pensieri e, fortunatamente, la trovò. Rompere il ghiaccio non fu semplice, perché il dolore di un’amicizia spezzata aveva creato ferite in entrambe. Giulia ascoltò con attenzione le parole di Valentina e comprese le sue sincere intenzioni. L’amicizia tornò tra loro com’era giusto che fosse e, prima di salutarsi, decisero che in futuro avrebbero fatto tesoro di quell’esperienza, affinché l’incomprensione non potesse più ferire i loro animi.

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